A seguito di un incendio, uno dei problemi principali da affrontare sono i residui carboniosi depositati su tutte le superfici dello stabile. A differenza della sabbiatura tradizionale o di altri metodi, la sabbiatura criogenica (con ghiaccio secco) è meno invasiva sulla superficie trattata ed ha il vantaggio di essere eseguita completamente a secco. Nello specifico, la pulizia criogenica trova applicazione nel recupero di travi e pannelli in legno, oltreché sulle superfici in pietra.

I metodi convenzionali sono prevalentemente manuali ed uniscono l’azione meccanica (spazzola metallica, carteggiatura, smerigliatrice, levigatrici),a quella chimica (tramite l’applicazione di specifici prodotti alcalini diluiti in acqua). Richiedono molto tempo, personale e producono rifiuti derivati sia dalla contaminazione, sia dai prodotti utilizzati. Un’alternativa è la sabbiatura tradizionale, che però ha l’inconveniente di rilasciare notevoli quantità di sabbia e polvere oltre ad avere un elevato potere abrasivo che potrebbe danneggiare le superfici più delicate.

 

In questi casi EDAM ricorre alla pulizia criogenica. Questa tecnica risultata particolarmente efficace laddove altri metodi possono risultare di difficile applicazione, sia per la natura delle superfici da trattare, sia per il contesto in cui la bonifica va effettuata.

 

Una volta verificato che le strutture non siano compromesse la pulizia criogenica risulta estremamente efficace nel rimuovere la fuliggine e lo strato superficiale di legno carbonizzato e con essi l’odore di fumo che li accompagnano.

 

Paragonata ad altri metodi manuali, risulta più efficiente per via di una maggiore rapidità di esecuzione, garantendo un’elevata qualità nei risultati nel rispetto delle superfici trattate.